Intervista a Cristian Cinquemani

Cristian Cinquemani, raccontaci qualcosina di te!
Sono nato e cresciuto sull’Isola d’Elba e ho 36 anni. Compiuti i 20 anni sono partito da casa perché questo “scoglio” in mezzo al mare - che è la mia isola - incominciava a starmi stretto. Da 11 anni vivo a Bolzano.

È sempre stato il tuo sogno diventare cuoco? Qual è stata la tua ispirazione per diventare Chef?
Essendo i miei proprietari di un ristorante, già da piccolo aiutavo in cucina nelle preparazioni base: mondare le verdure, pulire le cozze, dare una mano nella realizzazione della pasta fresca … che per me era più un gioco che un lavoro.

Puoi condividere un po' del tuo background e della tua formazione professionale?
Dopo aver lavorato per qualche stagione estiva sulI’ Isola d’ Elba ho deciso di iscrivermi all’ALMA (scuola internazionale di cucina italiana) per apprendere varie tecniche di cucina, scoprire nuovi ingredienti e frequentare master class con rinomati Chef da tutta l’Italia. Dopo un tirocinio al Parkhotel Laurin di Bolzano mi è stato offerto un lavoro stabile in cucina, dove sono rimasto per tre anni. Dopo questo periodo sono partito per Sydney, dove ho trascorso un anno di work & travel che mi ha dato la possibilità di ampliare ulteriormente le mie conoscenze culinarie. Una volta tornato in Alto Adige, ho fatto esperienze, tra l'altro, da Claudio Melis (in viaggio, 1* Michelin) al Castel Fragsburg e all’Alpin Garden Hotel. Dal 2022 lavoro all’ADLER Lodge RITTEN, inizialmente come Sous Chef, da questa stagione come Executive Chef.

Quali sono le peculiarità della cucina dell'ADLER Lodge RITTEN?
Già il fatto che la cucina sia aperta e a vista dell'ospite crea un'atmosfera di lavoro unica e molto stimolante. Abbiamo un orto grande, direttamente vicino all'hotel, dove coltiviamo verdure, grano, patate ed erbe aromatiche. La possibilità di veder crescere gli ingredienti che poi usiamo per creare i nostri piatti per me è un’esperienza unica. A volte accompagniamo anche gli ospiti nell’orto per far conoscere il luogo, da dove proviene una parte della loro cena. Questo crea consapevolezza e rispetto verso la natura e i nostri ideali.

Come scegliete gli ingredienti per i vostri piatti?
Privilegiamo sempre prodotti stagionali di alta qualità, come quelli coltivati nel nostro orto o prodotti provenienti dai contadini e da fornitori locali. Ma a prescindere da questo, ci sono anche degli ingredienti con cui sono cresciuto e a cui non voglio rinunciare.

Quali sono le tue specialità personali?
Essendo cresciuto su un'isola, lavorare e cucinare il pesce, continua ad essere una mia grande passione

Qual è l'approccio dell'ADLER Lodge RITTEN alla sostenibilità in cucina?
Prestiamo massima attenzione alla provenienza dei nostri prodotti, cercando per quanto possibile di usare prodotti dell'Alto Adige a filiera corta. Ma anche i temi dello spreco alimentare, del consumo energetico e della riduzione di imballaggi di plastica sono sempre presenti nei nostri briefing e nel nostro lavoro quotidiano.

C'è qualche tendenza emergente che trovi particolarmente interessante o che stai considerando di incorporare nella tua cucina?
Penso che la base della buona cucina sia la tradizione, ma questo non toglie che mi possa anche interessare a nuove tecniche di preparazione oppure lasciarmi ispirare da qualche nuova tendenza culinaria.

C'è qualche lezione chiave che hai imparato nel corso della tua carriera e che vorresti condividere con gli aspiranti Chef
Abbiamo un lavoro bellissimo, in continua evoluzione. E la chiave è proprio quella di continuare a studiare, a formarsi e di essere sempre aggiornati sul mondo della cucina. Insomma, non si finisce mai di imparare.

C’è una cosa che non mangeresti mai?
Penso che tutto valga la pena di essere assaggiato - almeno una volta nella vita.

Il suo piatto preferito?
Linguine di farro all’aglio, olio e peperoncino. Un piatto semplice e delizioso!