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RENON 

Il Renon, un mondo di esperienze

Da non perdere assolutamente!

La vocazione turistica del Renon ebbe origine già nel XVII secolo, quando l’altopiano divenne meta di villeggiatura estiva per i più facoltosi tra i cittadini di Bolzano. I suggestivi insediamenti, le eleganti residenze estive e i pittoreschi masi che ne punteggiano il paesaggio coltivato testimoniano questa lunga tradizione, conferendo al Renon quel fascino distintivo che ne fa ancora oggi una destinazione ambita. Alla sua attrattiva contribuisce senza dubbio la grande varietà di percorsi escursionistici e attività naturalistiche, con attrazioni uniche e punti di grande pregio panoramico. Venite a scoprirli insieme a noi!

Passeggiata Freud

"...qui sul Renon tutto è divinamente bello e accogliente" scrisse Sigmund Freud al suo amico C.G. Jung. Oggi, è possibile seguire le orme del celebre fondatore della psicanalisi percorrendo un bel sentiero che conduce da Soprabolzano a Collalbo. Il percorso passa direttamente davanti all’ ADLER Lodge e offre una vista spettacolare sulle Dolomiti. Lungo il sentiero diverse panchine invitano a una sosta. Numerosi cartelli con citazioni dalle opere di Freud offrono preziosi spunti di riflessione.

Sentieri enologici e degustazioni

Fino a circa 900 m di altitudine si arrampicano i pittoreschi vigneti del Renon. I ripidi e assolati pendii che sovrastano la città di Bolzano, ospitano soprattutto i vitigni tipici dell'Alto Adige, come il Pinot Bianco, il Santa Maddalena, il Pinot Nero e il Lagrein. Avrete modo di assaporare i vini del Renon nei masi tipici e nelle cantine lungo i sentieri che si snodano tra i vigneti. Particolarmente degno di nota è il percorso del vino "Rebe" (3,5 km) che conduce da Signato a Rencio . Il sentiero è costellato da dieci installazioni artistiche dello scultore Filip Moroder che raccontano della tradizione vinicola al Renon.

LE PIRAMIDI DI TERRA DEL RENON

Una vacanza sul Renon è l’occasione perfetta per far visita alle piramidi di terra più alte e pittoresche d’Europa. Le nostre guide organizzano diverse escursioni per ammirare queste bizzarre formazioni che, innalzandosi da profonde gole, raggiungono fino a 30 metri di altezza. Tutte le piramidi di terra si sono formate in seguito all’azione erosiva di pioggia e siccità sull’argilla morenica di origine glaciale, ma la loro durata può variare notevolmente: non appena cade il “cappello protettivo” di pietra che la copre, la splendida formazione si disgrega. Ma è così che Madre Natura provvede, nel tempo, a plasmarne una nuova più a monte.

Il Corno del Renon (2.260 m.)

Una gita sul Corno del Renon è un’esperienza che si ripaga in qualsiasi stagione. Il panorama è semplicemente strabiliante, con una vista libera sull’orizzonte incorniciato dalle Dolomiti, le Alpi e i gruppi del Brenta e dell’Ortles. Il paesaggio è attraversato da numerosi sentieri, costeggiati da pini mughi e rododendri. Il nostro insider tip da intenditori: il sentiero panoramico, con la “Tavola rotonda” e il “Dolomitoscopio”. In inverno, la piccola ma curata stazione sciistica del Corno del Renon invita a concedersi piacevoli giornate a base di sci, sci di fondo, scialpinismo ed escursioni con le ciaspole.

Il trenino del Renon

La ferrovia del Renon fu inaugurata nel 1907 per offrire alla élite bolzanina un comodo collegamento alle residenze estive. La linea originaria comprendeva un tratto a cremagliera che collegava in via diretta piazza Walther con l’altopiano, dove il secondo tratto a scartamento ridotto proseguiva poi fino a Collalbo. Oggi il collegamento tra Bolzano e Soprabolzano è garantito da una moderna cabinovia, mentre il “trenino del Renon”, come affettuosamente ribattezzato dalla gente del posto, serve solo la tratta tra i due Comuni di Soprabolzano e Collalbo. Ciò nonostante è molto apprezzato per l’esperienza che offre, con il suo percorso panoramico e i suoi vagoni in parte storici, insieme alla possibilità in molti casi di accorciare il ritorno dalle escursioni.

Il mondo favoloso di Tony

Questo sentiero tematico, molto amato soprattutto dai bambini più grandicelli, si snoda sul Corno del Renon partendo dalla stazione a monte della cabinovia. Il percorso è suddiviso in 11 stazioni ludiche con installazioni ispirate ai personaggi delle leggende altoatesine, come Re Laurino, la veggente Willeweis e le streghe dello Sciliar. Tra le attrazioni, tutte realizzate con materiali trovati in natura, figurano anche un nido d’aquila su cui arrampicarsi e una stazione con attrazioni acquatiche per giocare e provare l’idroterapia. E mentre i bambini si divertono un mondo, gli adulti possono concedersi una pausa ammirando la vista e prendendo il sole sulle comode panchine.

Santuario di Maria Saal

Questo piccolo gioiello del XVII secolo si trova su un’altura, non distante dalle piramidi di terra di Longomoso e incanta già per la sua posizione panoramica. Tuttavia vale la pena dare un'occhiata anche all'interno. Nella chiesa, ornata da numerosi dipinti, spicca un particolarissimo affresco che raffigura la Madonna con bambino sotto un ombrello. A Maria Saal i contadini della zona si riunirono per invocare il dono della pioggia e un buon raccolto. Segni di fede e di gratitudine sono anche i numerosi ex-voto dipinti a mano, appesi alle pareti.