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La couperose? Si elimina a colpi di laser

La couperose? Si elimina a colpi di laser

Milioni di persone al mondo tra la popolazione adulta soffrono di couperose, un’alterazione cutanea che si manifesta come una dilatazione permanente dei piccoli vasi sanguigni presenti nel volto.

Spesso i pazienti si rivolgono al medico estetico laserista per correggere tale inestetismo, che compare con maggior frequenza in persone che presentano almeno uno dei seguenti fattori di rischio:

1) fototipo chiaro

2) carnagione chiara associata a rosacea, malattie sistemiche oppure ad assunzione di sostanze quali estrogeni o corticosteroidi topici o sistemici

3) esposizione solare frequente

4) fumatori

5) esposizione a variazioni di temperatura repentine

6) pelle sensibile e frequenti rash cutanei

7) traumatismi



Attualmente, i laser sono considerati i trattamenti elettivi per correggere gli inestetismi della couperose, perché consentono di trattare aree molto piccole e quindi di colpire selettivamente il vaso, lasciando intatta la cute circostante.

Il laser è un dispositivo in grado di emettere un fascio di luce coerente, monocromatica con fasci unidirezionali e collimati ovvero paralleli, anche su lunghi percorsi.

​Affinché si verifichi un effetto a livello biologico, la luce deve essere assorbita dal tessuto corporeo.



La teoria della fototermolisi selettiva

Nel 1983 Rox Anderson e John Parrish formularono la teoria della fototermolisi selettiva. Il termine deriva da tre parole greche, “phós” (luce), riferito all’assorbimento della luce da parte dei pigmenti (emoglobina); “thermós” (calore) riferito alla trasformazione della luce in calore e “lýsis” (dissoluzione) a descrivere la distruzione del cromoforo mediante il calore.

L’ossiemoglobina intravasale assorbe l’energia del laser e poi la rilascia sotto forma di calore, con conseguente chiusura del vaso.

Per ottenere risultati ottimali, il medico dovrà sempre avere sotto controllo dei parametri quali la lunghezza d’onda, la durata dell’impulso, la potenza erogata e il diametro dello spot.

Sarà pertanto fondamentale la scelta del laser, come il KTP, il NdYag o il laser a luce blu, in base ai capillari da trattare. La tecnologia laser in medicina progredisce molto rapidamente e ci fornisce mezzi sempre più raffinati. Oggi, grazie ad un’evoluzione tecnologica avanzata e alla possibilità di personalizzare le terapie, abbiamo a disposizione trattamenti davvero molto efficaci per risolvere gli inestetismi della couperose.



Dott.ssa Rossana Lo Monaco, Medico chirurgo specialista in chirurgia plastica