Martino Longo, ci racconti qualcosina di Lei?
Mi chiamo Martino, ho 41 anni e vengo dalla Valle del Primiero in Trentino.
Ho iniziato a lavorare in un rifugio delle Pale di S. Martino a 2358 m per la stagione estiva, come commis a 14 anni. Da allora non ho mai smesso di cucinare.
La cucina è la mia più grande passione e il lavoro ricopre un ruolo importante nella mia vita.
Ho la fortuna di avere una splendida famiglia che mi sostiene: Lisa e i miei figli Carlotta e Tommaso.
Nel tempo libero mi piace stare con loro, leggere, correre e guardare film.
Quali esperienze ha già avuto modo di fare in passato?
Ho lavorato principalmente in hotel 5 stelle e ristoranti stellati in Italia, Francia e Spagna (Hotel de Crillon, L'Atelier de Joël Robuchon Etoile, Hotel Bauer, Ristorante Martín Berasategui, Ristorante Gellius, …).
Grazie a queste esperienze ho imparato la tecnica, il rispetto per le materie prime, la dedizione al lavoro e l’attenzione al dettaglio e soprattutto l’importanza di far parte di un gruppo affiatato ed efficiente.
Negli ultimi anni ho gestito le cucine di Bauer Hotels a Venezia e l’apertura del Lefay Resort & Spa Dolomiti a Pinzolo (TN). Per la stessa compagnia, ho lavorato anche sul Lago di Garda.
Come mai ha scelto l’ADLER?
Condivido la filosofia e i valori aziendali, in particolare la passione per l’ospitalità, l’eccellenza, l’accoglienza rilassata e cordiale riservata all’ospite, la valorizzazione dei collaboratori e la sostenibilità.
Fin dal primo colloquio, ho percepito un’ambiente di lavoro positivo, dinamico, collaborativo e amichevole.
La sua filosofia in cucina?
Mi piace proporre una cucina sostenibile che rifletta il cambio delle stagioni.
C’è il momento giusto per ogni cosa, non tutti i prodotti sono disponibili sempre.
Questo è un bene, perché così valorizziamo ciò che cuciniamo e mangiamo.
Cerco sempre di realizzare una cucina che sia strettamente legata al territorio.
La mia proposta per l’Hotel ADLER Spa Resort DOLOMITI sarà una cucina di montagna e piatti con influenze mediterranee; realizzati prevalentemente con i prodotti “ADLER Regional Partner”; ossia con gli ingredienti genuini che provengono dai coltivatori e aziende agricole locali, con le quali l’ADLER ha instaurato nel tempo un rapporto di fiducia.
Una cucina concreta e sincera, dunque, che riduca al minimo gli sprechi e promuova il valore e il piacere del cibo.
Il suo piatto preferito?
Da cucinare? Non riesco a sceglierne solo uno, la lista sarebbe troppo lunga.
Da mangiare? Il tiramisù.
C’è una cosa che proprio non mangia?
Sono curioso, mi piace assaggiare un po’ di tutto.
È sempre stato il suo sogno diventare cuoco?
Più che un sogno, la mia passione per la cucina è nata e cresciuta in modo naturale. Volevo fare il cuoco fin da piccolo. Nella mia famiglia ci sono molti cuochi e pasticceri.
Non avrei mai potuto fare un altro mestiere.