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Nuovo inizio e ritorno alle radici

Marco Scola in un’intervista

Marco Scola è General Manager all’ ADLER Spa Resort DOLOMITI dal 1. Febbraio 2024. Per farvelo conoscere, gli abbiamo rivolto alcune domande
 
Signor Scola: Che cosa l’ha spinta a tornare in Alto Adige dopo tanto tempo? E perché ha scelto l’ADLER DOLOMITI?

Ho sempre detto a mia moglie che se fossi tornato in Alto Adige l’avrei fatto lavorando per ADLER. Così, quando si è presentata questa opportunità, ho deciso di coglierla perché si tratta di un’azienda innovativa con una visione, che mette al centro i propri ospiti ed il proprio team, offrendo delle location e delle strutture meravigliose con un servizio di primissima qualità.Avendo vissuto la mia infanzia a San Candido in Val Pusteria, per me tornare in Alto Adige è stato come tornare a casa – un ritorno alle radici. E le zone dolomitiche, da sempre all’avanguardia nel settore turistico -alberghiero, rappresentano una bella opportunità per il mio bagaglio professionale.

Cosa la ispira e la motiva maggiormente nel suo lavoro?

La passione per l’ospitalità è la mia motivazione. Amo da sempre quello che faccio e grazie a questa passione sempre così viva ho avuto modo di lavorare in realtà diverse con persone diverse e di conoscere strategie aziendali e modi di operare diversi. Queste esperienze non solo hanno arricchito il mio bagaglio professionale ma anche quello personale, portandomi a dirigere un resort così prestigioso come l’ADLER DOLOMITI.

Quali sono secondo Lei gli obiettivi e le sfide per un General Manager di un hotel come l’ADLER DOLOMITI?

Creare esperienze uniche e indimenticabili per i propri ospiti e fare in modo che il team sia messo nelle condizioni di lavorare con passione e motivazione è sicuramente l’obiettivo più importante di ogni General Manager. Ad oggi all’ADLER DOLOMITI ho trovato una struttura con un’organizzazione efficiente, con un team professionale e motivato e con una grande attenzione al dettaglio. Il mio obiettivo sarà di consolidare tutti questi aspetti cercando di mettere al servizio degli ospiti e del team la mia esperienza ventennale nel settore.

Come si svilupperà, secondo Lei, l'ADLER DOLOMITI nei prossimi anni?

Il fatto che le Dolomiti sono diventate patrimonio UNESCO ha portato ad un incremento dei clienti stranieri, spesso provenienti da paesi extra-UE. Penso che nei prossimi anni ne vedremo un ulteriore aumento di questo fenomeno, grazie all’impatto delle Olimpiadi Invernali 2026 che in parte si svolgeranno nelle Dolomiti. Questo significa che dovremmo prepararci ed essere in grado di offrire loro i servizi che si aspettano. Un'altra grande sfida sarà quella di riuscire a fidelizzare sempre di più i nostri ospiti abituali, gli “Adler Friends”, stando al passo con i tempi e rimanendo comunque fedeli al nostro brand.

Cos’altro sarà decisivo per il futuro?

A mio avviso, sarà sempre più importante, trovare il giusto mix tra l’innovazione tecnologica che avanza e il fattore umano che deve comunque rimanere il punto cardine del nostro settore. I nostri ospiti in particolare apprezzano tutte quelle grandi e piccole attenzioni che difficilmente trovano altrove e che rendono indimenticabile un soggiorno all’ADLER. L'ospitalità autentica non potrà mai essere sostituita dalla tecnologia.

Veniamo a una domanda un po’ personale: il lavoro non è tutto, anche Lei avrà bisogno di staccare la spina ogni tanto. Cosa fa per rilassarsi?

Cerco di trascorrere quanto più tempo possibile con mia moglie Anna e mio figlio Andrea. I momenti in famiglia sono quelli che più di ogni altra cosa mi permettono di staccare e ricaricare le batterie. Un’altra mia grande passione è lo sport. Sono stato un maratoneta, ho partecipato alle maratone di Berlino e New York, poi purtroppo per un infortunio ho dovuto fermarmi. Tuttavia amo anche il ciclismo e lo sci, cerco di ritagliarmi del tempo per praticare questi sport, nonostante i tanti impegni lavorativi.

Signor Scola, grazie per il colloquio. Le auguriamo buon lavoro e tante soddisfazioni qui da noi all’ADLER DOLOMITI.

Marco Scola ha trascorso la sua infanzia e giovinezza tra l’Alto Adige e il Veneto. Oggi è sposato e padre di un bimbo di 4 anni. Le tappe più importanti del suo percorso formativo e professionale comprendono: Accademia per la formazione alberghiera Kaiserhof/Merano - Assistant Food & Beverage Manager al Forte Village Resort (CA) – Food & Beverage Manager e partecipazione all’apertura del Vigilius Mountain Resort (BZ) – Esperienze in Radisson Hotel Group (Milano) e NH Hotels (Genova, Bergamo, Milano, Lecco, Berlino, Roma)