Raffaele Porceddu
Maitré e Sommelier presso l’ADLER Spa Resort Thermae
Una nobile Alleanza
Quest’anno durante l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano ho avuto il piacere di assaggiare 6 grandissimi Vini Nobili, da sole uve Sangiovese.
Tutto nasce da un progetto chiamato Alleanza per il Nobile di Montepulciano. Sei aziende vinicole, tra le più rappresentative del territorio, si sono unite in un’alleanza con l’obbiettivo di preservare e esaltare ulteriormente la qualità del loro vino e di promuoverlo attraverso un impegno comune.
Tradizionalmente, la produzione del Vino Nobile di Montepulciano avviene con le uve di un particolare clone di Sangiovese che prende il nome di Prugnolo Gentile, per via del suo delicato profumo di prugna. Ma non solo - secondo il disciplinare infatti, al vitigno base può essere aggiunto un 30% di altre uve rosse autoctone e un 5% di uve bianche.
Sangiovese in purezza
Le sei aziende (Avignonesi, La Braccesca, Boscarelli, Dei, Poliziano e Salcheto), tutte rinomate per l’eccellenza dei loro prodotti e con una lunga storia alle spalle, dopo essersi associate nella primavera del 2017 hanno deciso di lanciarsi in una nuova sfida: produrre un Sangiovese in purezza. Nasce così una selezione di Vini Nobili, al 100% da uva Sangiovese, il vitigno che riesce ad esprimere al meglio il carattere unico di questo splendido angolo della Toscana.
I segreti del Vino Nobile sono il suolo e il clima. I terreni stratificati, in parte sabbiosi, in parte argillosi insieme al clima mite e moderatamente ventilato danno origine a vini longevi, dotati di un bouquet avvolgente, con un perfetto equilibrio tra contenuto alcolico e acidità, che richiedono interventi in cantina solo minimi. La zona di produzione è piccola (ca.1300 ettari), i produttori non sono moltissimi: circa 250, di cui solamente 80 imbottigliatori.
Insieme per l’ambiente
Montepulciano è un magnifico borgo, ricco di storia che dista a soli 23km dall’ADLER Thermae. Arroccato su una collina e circondato da rigogliosi vigneti offre splendide vedute sulla Val d’Orcia e Val di Chiana. Non c’è quindi da meravigliarsi che le donne e gli uomini che compongono l’Alleanza siano profondamente legati al loro territorio. E dato che la loro terra è la loro ricchezza hanno deciso di abbracciare una viticoltura sostenibile che si concretizza attraverso pratiche agricole “sane”: dalla coltivazione biodinamica con particolare attenzione alla biodiversità, a modernissime cantine dotate di impianti geotermici e fotovoltaici, in grado di coprire il fabbisogno energetico di tutto il processo produttivo.
Nasce così un vino unico e inconfondibile che diventa espressione di un rapporto virtuoso con la terra da cui ha origine.
Tradizionalmente, la produzione del Vino Nobile di Montepulciano avviene con le uve di un particolare clone di Sangiovese che prende il nome di Prugnolo Gentile, per via del suo delicato profumo di prugna. Ma non solo - secondo il disciplinare infatti, al vitigno base può essere aggiunto un 30% di altre uve rosse autoctone e un 5% di uve bianche.
Sangiovese in purezza
Le sei aziende (Avignonesi, La Braccesca, Boscarelli, Dei, Poliziano e Salcheto), tutte rinomate per l’eccellenza dei loro prodotti e con una lunga storia alle spalle, dopo essersi associate nella primavera del 2017 hanno deciso di lanciarsi in una nuova sfida: produrre un Sangiovese in purezza. Nasce così una selezione di Vini Nobili, al 100% da uva Sangiovese, il vitigno che riesce ad esprimere al meglio il carattere unico di questo splendido angolo della Toscana.
I segreti del Vino Nobile sono il suolo e il clima. I terreni stratificati, in parte sabbiosi, in parte argillosi insieme al clima mite e moderatamente ventilato danno origine a vini longevi, dotati di un bouquet avvolgente, con un perfetto equilibrio tra contenuto alcolico e acidità, che richiedono interventi in cantina solo minimi. La zona di produzione è piccola (ca.1300 ettari), i produttori non sono moltissimi: circa 250, di cui solamente 80 imbottigliatori.
Insieme per l’ambiente
Montepulciano è un magnifico borgo, ricco di storia che dista a soli 23km dall’ADLER Thermae. Arroccato su una collina e circondato da rigogliosi vigneti offre splendide vedute sulla Val d’Orcia e Val di Chiana. Non c’è quindi da meravigliarsi che le donne e gli uomini che compongono l’Alleanza siano profondamente legati al loro territorio. E dato che la loro terra è la loro ricchezza hanno deciso di abbracciare una viticoltura sostenibile che si concretizza attraverso pratiche agricole “sane”: dalla coltivazione biodinamica con particolare attenzione alla biodiversità, a modernissime cantine dotate di impianti geotermici e fotovoltaici, in grado di coprire il fabbisogno energetico di tutto il processo produttivo.
Nasce così un vino unico e inconfondibile che diventa espressione di un rapporto virtuoso con la terra da cui ha origine.